Nelle precedenti due generazioni di iPhone Apple si è visto un trend simile a quello vissuto da altri produttori: i consumatori preferiscono la fascia media piuttosto che quella top di gamma. Quest’ultimi hanno visto il loro prezzo aumentare sempre di più ovunque il che ha spinto i compratori a virare verso alternative più economiche che comunque, grazie all’avanzamento tecnologico, forniscono comunque prestazioni importanti.
Guardando quindi quello che è avvenuto con gli iPhone XR e con gli iPhone 11, Apple quest’anno ha puntato soprattutto sui modelli meno costosi della serie. Una scommessa in un certo senso, che ha perso. A sto giro sembra che i consumatori affezionati del colosso statunitense, e anche non, preferiscano i modelli Pro i quali stanno facendo fatica ad arrivare sul mercato.
La situazione allo stato attuale è che in alcuni mercati ci vuole un’attesa di oltre un mese
per ricevere il proprio modello. Sicuramente il motivo è anche dovuto ai problemi nati con la pandemia in corso, ma anche con la strategia sbagliata di Apple.
A questo punto la società sta cercando di fare i salti mortali per spingere i propri fornitori e gli assemblatori ad aiutarla a raggiungere il numero di modelli adeguato, forse anche pagando leggermente di più in commissioni. Poco male considerando la domanda che sta affrontando. Alla lunga, soprattutto quando la linea di montaggio si sarà assestata, Apple farà i conti con profitti enormi i quali faranno felici anche gli investitori, i quali sono rimasti abbastanza delusi a più riprese negli ultimi anni.