Davvero spesso nel corso di questi anni avrai sicuramente letto su riviste molte vicende riguardanti le banche. Tuttavia, pensare che la storia che c’è dietro alla loro creazione sia recente è un qualcosa di terribilmente sbagliato. Infatti, le radici affondano sin dall’antica babilonia, l’antica Grecia e non solo. Molti non sanno che lo sviluppo della banca moderna è legato alla storia del nostro Paese.
I primi tipi di banche pare che risalgano agli Assiri e ai Babilonesi, i quali davano in custodia già allora i propri averi ai membri dei palazzi reali o a funzionari religiosi. Le prime attività di custodia, dunque, erano legate in qualche modo dalla religione. Infatti, ad esempio, nei tempi dell’antica Grecia, era solito predisporre uno spazio chiamato trapeza, ossia un banchetto gestito dai sacerdoti che custodivano le offerte e non solo, le facevano anche aumentare.
Un’ulteriore sviluppo dell’attività bancaria avviene nel Medioevo. Erano gli orefici che offrivano due servizi fondamentali: il primo era la valutazione della purezza di diverse monete d’oro e argento, l’altra era il deposito di denaro. E sempre in epoca tardo-medievale, per sfuggire al pericolo esistente nel trasporto dei beni preziosi, i sovrani e i nobili di quell’epoca iniziarono ad usare delle lettere di credito, ovvero gli antenati degli assegni bancari.
Spesso, poteva anche accadere che i nobili e regnati offrissero dei titoli nobiliari piuttosto che restituire il prestito. È accaduto ciò alla famiglia de’ Medici, la quale ha ricevuto la Signoria di Firenze al posto di una grossa somma di denaro.
Anche se, comunque, ci tocca aspettare il 1694 per la nascita della prima vera e propria banca come la conosciamo oggi. Si tratta infatti della Banca d’Inghilterra, ed è stata la prima autorizzata ad emettere denaro e ad essere capostipite delle banche dell’ottocento.