Quest’anno è uscito un nuovo prodotto dedicato esclusivamente alla disciplina del tiro con l’arco. Si tratta di un dispositivo di tracciamento che, una volta montato sull’arco, fornirà all’arciere una quantità notevole di informazioni sul proprio tiro. Sembra molto semplice descritto in questi termini, ma dietro questa semplicità si nasconde una grande tecnologia in grado di migliorare la consistenza del nostro tiro.
Ad un prezzo di 160€ circa, vale la pena acquistarlo e può migliorare concretamente il nostro tiro? Scopriamolo insieme nel corso di questa recensione approfondita.
La confezione esterna si presenta molto compatta e semplice nel design. Si distingue sulla confezione il logo della Mantis e il marchio X dei sistemi di tracciamento dell’azienda americana. Al suo interno un piccolo astuccio rigido in grado di contenere tutto il necessario per portare sempre con sé il dispositivo. Una spugna sagomata permette un perfetto alloggiamento del dispositivo di tracciamento all’interno dell’astuccio, senza il rischio che venga sbattuto da una parte e dell’altra durante il trasporto.
All’interno Mantis fornisce anche un cavo per la ricarica (ma vi assicuro che ne avrete bisogno molto raramente), un panno con alcol per la pulizia della zona sulla quale attaccare l’alloggiamento del Mantis stesso. Sono diverse le modalità di montaggio, potrete usare un supporto come il biadesivo, oppure anche una vite con filetto 5/16-24, come quelle usate per i rest, che lo fisseranno accanto al foro filettato del bottone. Nella confezione viene fornito una sola base per il montaggio, ma con l’ausilio di una semplice stampante 3d potrete realizzarne a piacere, a seconda della vostra necessità.
La disciplina del tiro con l’arco è tutta una questione di ripetitività e costanza. Al contrario di molti altri sport, dove magari vige la stessa regola, ma sulla singola prestazione, nel tiro con l’arco la perfezione dovrà essere raggiunta nel corso di 60 o 72 frecce.
Finalmente il Mantis X8 provvede ad una delle lacune più grandi presenti nell’insegnamento di questa disciplina. Il tiro con l’arco è basato anche e soprattutto sulle sensazioni che l’arco, la grip, i flettenti e tanto altro restituiscono al nostro corpo. Ma le sensazioni possono arrivare fino ad un certo punto, almeno fino a quando non diventa più una questione di sensazioni, ma di precisione e costanza appunto. Grazie al Mantis sarà possibile monitorare il proprio tiro nel tempo, grazie ad un giroscopio e ad un accelerometro che svolgono tutto il lavoro di registrazione del movimento.
Mantis è riuscita a realizzare un dispositivo estremamente facile da usare. Sul device è presente un solo pulsante e una luce a led che segnala le varie modalità in uso dall’apparecchio. Per accoppiare il proprio dispositivo di tracciamento con uno smartphone o (ancora meglio) un tablet, vi basterà scaricare l’applicazione Mantis X Archery dal Play Store o dall’App Store. Scaricata l’applicazione, dovrete aprirla e fare tap su connettere. Tenendo premuto l’unico tasto sul dispositivo di tracciamento, basterà attendere l’accensione della lucina led verde e poi viola, per dare inizio al pairing e connettersi in pochi istanti. La procedura è veramente semplice e veloce e nel nostro caso non abbiamo riscontrato alcun tipo di problematica.
Una volta collegato, il dispositivo necessiterà di una procedura di stabilizzazione e calibrazione. Per questo motivo ci si dovrà assicurare di aver poggiato l’arco sul cavalletto, fermo e stabile, per procedere automaticamente in maniera sicura e precisa. Svolto questo passaggio saremo pronti per registrare i nostri tiri e la nostra sessione di allenamento. Sono molte le funzionalità dell’applicazione con diverse schermate da gestire per controllare i nostri dati.
Prima di tutto si dovrà procedere alla registrazione del nostro account, creandone uno nuovo se si tratta del nostro primo accesso. In questo modo non solo le funzionalità saranno completamente sbloccate, ma sarà possibile anche mantenere salvate automaticamente le nostre sessioni, perfino cambiando dispositivo. Il backup sarà online e automatico, una comodità non da poco. Successivamente si può procedere alla gestione delle impostazioni, nelle quali è possibile impostare moltissimi parametri: tipologia di arco (ricurvo o compound), mancini o destri, modalità di montaggio del dispositivo, tipologia, dimensione della visuale e chi più ne ha più ne metta.
Ma passiamo al monitoraggio del tiro vero e proprio. Grazie ai sensori presenti all’interno del Mantis, potremo registrare le vibrazioni dell’arco al momento del rilascio, ma soprattutto la costanza della stabilità del nostro tiro. Sono cinque le fasi del tiro registrate: la preparazione, l’alzata, l’ancoraggio, la mira e il rilascio con follow through. Oltre a mostrare i vari comportamenti dell’arco, potremo intuire (con l’aiuto di un istruttore) eventuali problemi di messa a punto o di tecnica. Per gli esempi relativi al monitoraggio dei tiri vi rimando alla recensione video che trovate in cima a questo articolo.
Inoltre, potrete segnare il punteggio di ogni freccia e di conseguenza capire anche l’errore registrato in base al punteggio ottenuto. Sono moltissime le funzionalità disponibili e, oltre a queste già descritte, ci sono anche le tabelle con le tempistiche delle varie fasi, molto utile per gestire e migliorare i tempi delle varie azioni che compongono il nostro tiro.
Una nota da tenere in considerazione è che la sessione massima registrabile era di 30 frecce, mentre attualmente è stata estesa, senza avere più il limite di dover riavviare ad ogni sessione il proprio conteggio.
La batteria del Mantis X8 è veramente molto duratura. La ricarica avviene in circa un’ora, mentre la durata varia a seconda del numero di frecce e del tempo di connessione con il proprio smartphone. Posso dire che qualche allenamento lo riuscirete a gestire tranquillamente senza problemi, di certo non vi abbandonerà dopo poche frecce.
Ad un prezzo di 160€ questo potrebbe essere un ottimo dispositivo in grado di migliorare e tracciare in maniera effettiva il proprio tiro. Ma più che per il singolo, potrebbe essere molto utile in particolar modo per le compagnie o per gli istruttori, che con un solo acquisto possono seguire più arcieri allo stesso tempo. Infatti, usando più basi di montaggio, basterà spostare il dispositivo da un arco all’altro, accoppiarlo a diversi dispositivi e account per renderlo disponibile come ottimo strumento per la crescita della propria compagnia.
Peccato per le traduzioni poco precise nell’applicazione, in cui “Ricurvo” viene tradotto con “incurvare” e “Compound” con “composto”, ma ad eccezione di questo non abbiamo riscontrato altre problematiche relative al prodotto.
Si tratta di uno strumento utile sia per il neofita, che per l’arciere esperto, ma in ogni caso è un dispositivo che usato da solo (e da soli) rimane fine a se stesso. Molto utile invece se accoppiato al normale allenamento svolto con il proprio istruttore, come ausilio per identificare problematiche altrimenti invisibili ad occhio nudo.