La discussione si concentra soprattutto sulle problematica che potrebbero presentarsi presentarsi durante i viaggi all’estero nella gestione del roaming. Il tutto parte da un dato, l’aumento constante del consumo di dati che dovrebbe raggiungere, nel 2025 i 25 Gb al mese per utente; una mole di dati ad oggi ingestibile per le infrastrutture.
Il problema di fondo sta nel l’abbandono delle reti che sfruttano le tecnologie 2G e 3G come nel caso di Verizon che disattiverà il servizio entro la fine del 2020. Sopperire all’assenza delle due reti toccherebbe alla connessione LTE, ma molte compagnie telefoniche, malgrado i programmi, hanno disatteso il passaggio a questa tecnologia.
Le conseguenze di tutto ciò, come al solito, ricadranno sulle spalle degli utenti che potrebbero trovarsi spropositi di connessione internet durante i propri viaggi all’estero. La soluzione a questo problema sarebbero degli accordi che le varie compagnie dovrebbero stipulare con le proprie controparti in giro per il mondo, accordi che, ad oggi, di fatto mancano. La speranza è che le compagnie telefoniche facciano fronte comune per agevolare i propri clienti e consentigli una normale fruizione dei servizi.