Il razzo di Elon Musk, cioè lo Space X, è esploso durante la fase di atterraggio dopo aver effettuato un breve volo di prova. Nello specifico, il fatto è avvenuto ad alcune miglia di distanza dal Texas mercoledì scorso. Si tratta comunque di un test utile per il presidente di Tesla, che spera di poter raggiungere trasportare le persone su Marte entro sei anni.
L’ultimo test del razzo del presidente di Tesla non è andato proprio a buon fine. Come già accennato, la nave spaziale Space X è esplosa durante la fase di atterraggio dopo aver effettuato un volo di prova durato ben sei minuti e mezzo. In particolare, il razzo è partito ed ha volato sopra il Golfo del Messico ma proprio durante l’atterraggio è letteralmente esploso a qualche miglia di distanza dal Texas.
Questo razzo era un prototipo realizzato dalla compagnia spaziale privata di Elon Musk ed era alimentato da tre motori Raptor di ultima generazione. Si trattava di un mezzo costituito da sedici piani e ideato sostanzialmente per il trasporto di carichi pesanti e di persone durante alcuni futuri viaggi e missioni sulla Luna e su Marte. Il test effettuato prevedeva di raggiungere una altitudine pari a 41 mila piedi. Tuttavia, dopo aver tentato di atterrare su una piattaforma di atterraggio, il razzo è esploso. Elon Musk ha poi commentato l’accaduto tramite un post su Twitter e ha dichiarato che “la pressione del serbatoio del collettore del carburante era bassa durante la discesa, causando un’elevata velocità di atterraggio”.