È incontestabile come l nascita e il contestuale sviluppo dei Social Network abbia avuto un impatto incredibile nella vita di tutti i giorni. La nascita di spazi virtuali in cui poter esprimere se stessi attraverso continenti multimediali, o anche solo un semplice testo, è stata una rivoluzione. Tuttavia anche i Social Network sono uno strumento e come ogni strumento a fare la differenza è chi lo usa.

Un recente studio ha inoltre dimostrato che oltre ad utilizzarlo male, lo utilizziamo troppo. La ricerca prede in esame un gruppo di ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, cercando di delineare le loro abitudini sul Web; il risultato è che i dati raccontano come in media passino circa 2 mesi l’anno sui Social Network.

Social Network: il rischio è la dipendenza

 

Un così alto lasso di tempo in un anno ha fatto scattare l’allarme di molte associazioni, tra cui la “Social Warning-Movimento Etico Digitale“. L’organizzazione no profit e è intervenuta attraverso le parole del suo fondatore, Davide Maso; queste le sue parole: “L’unico antidoto alla dipendenza da smartphone è l’educazione digitale anche i classe”.

Aggiungendo poi in merito al progetto crowdfunding: “L’obiettivo è raggiungere 100 nuove scuole in tutta Italia con i nostri formatori volontari e promuovere l’uso consapevole e sereno di internet da parte dei ragazzi, formando anche i loro genitori su tematiche legate ai Social Network, ai ricchi come iperconnessione, fake news, cyberbullismo e revenge porn, ma anche e soprattutto sulle opportunità legate ai cosiddetti lavori del futuro”. Un’iniziativa molto interessante che anzi dovrebbe essere più frequente nell’educazione sia dei giovani che dei meno giovani.

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