Avrete sicuramente notato che durante un’attività fisica continuata dopo lunghi periodi di inattività, avvertiamo spesso dolori muscolari che, a volte, possono anche ostacolare anche i movimenti più semplici e quotidiani. Ciò è il segno che i muscoli stanno lavorando e che in un tempo piuttosto breve si adatteranno al nuovo regime di attività fisica sviluppando più massa muscolare diventando così più resistenti. Sembrerebbe che alla base di questo interessante meccanismo di adattamento ci sia una molecola specifica molecola che gioca un ruolo davvero cruciale.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista scientifica Cell da un team di ricercatori dell’Università di San Paolo (USP), Brasile. Essi, nello specifico, hanno scoperto che questa molecola funge da mediatore cellulare consentendo al muscolo di adattarsi durante lo svolgimento di un’attività fisica. La molecola in questione è il succinato, un metabolita già ampiamente conosciuto perché ha un ruolo per quanto riguarda la respirazione cellulare.
Succinato: la molecola che favorisce il rimodellamento dei nostri muscoli
Questa molecola, durante l’attività fisica, innesca un rimodellamento del tessuto muscolare. Ciò avviene grazie ai motoneuroni che iniziano col creare nuove ramificazioni, alle fibre muscolari che diventano più uniformi e grazie anche ad un assorbimento maggiore di zuccheri nel sangue. Zuccheri che, ovviamente, fanno aumentare la produzione di energia sotto forma di molecole di ATP. Il risultato di tale adattamento innescato da questa molecola sarà, sicuramente, un aumento dell’efficienza muscolare.
Per giungere a queste conclusioni, gli scienziati sudamericani hanno eseguito degli esperimenti sui topi e sugli esseri umani. In particolare, essi hanno eseguito dei test su alcuni volontari sani i quali dovevano effettuare 60 minuti di esercizio intenso sulla cyclette. Fatto questo, i ricercatori dovevano analizzare i campioni di sangue prelevati dall’arteria femorale e nelle vene. Attraverso queste analisi hanno scoperto che i livelli di succinato aumentavano in maniera considerevole nel sangue in uscita dal muscolo per poi diminuire nel corso del recupero. Si tratta di una scoperta davvero interessante che potrebbe rivelarsi molto utile per affrontare alcune malattie caratterizzate da alterazioni del metabolismo energetico e da acidificazione cellulare.