Esiste una serie di servizi a pagamento che non sono inclusi nella normale offerta sottoscritta con gli operatori Tim, Vodafone, Windtre, e che pertanto vanno pagati a parte.
Vengono chiamati VAS, Servizi a Valore Aggiunto, e consistono nei “classici” suonerie, giochi, oroscopi insieme a qualche new-entry degli ultimi anni come i servizi di streaming e altre applicazioni online.
Ma perché rischiano di scalare il saldo della SIM? Perché l’attivazione di questi servizi avviene spesso in maniera involontaria con addebito sul credito residuo, che pertanto diminuisce con la sottoscrizione di un abbonamento ai VAS.
Solitamente avviene con un semplice tap o click su un banner pubblicitario, che poi reindirizza alla pagina ufficiale di attivazione dell’offerta. Lì viene riportato ogni dettaglio sul contratto di abbonamento, sui costi connessi al servizio e sulla frequenza degli addebiti, per poi accettare premendo sul pulsante “clicca e abbonati”. Talvolta, però, si sottoscrive l’offerta senza volersi davvero abbonare, magari cliccando per sbaglio. Ma non si tratta di un procedimento irreversibile: ecco come recedere dalla sottoscrizione di questi servizi qualora lo aveste fatto involontariamente.
VAS, è possibile chiedere il recesso dal contratto in qualsiasi momento
Nel riepilogo delle condizioni contrattuali che arriva all’utente via SMS dopo l’attivazione, è presente anche il numero del Call Center unico, attivo 24/7, dal quale si possono contattare gli operatori del servizio e avere tutte le delucidazioni necessarie. Tramite questo numero si può anche esercitare il diritto di ripensamento sull’abbonamento sottoscritto.
Si può contattare il Call Center unico tramite il numero 800 442299 e chiedere il rimborso per l’attivazione. Allo stesso numero, entro 6 ore dall’attivazione, si può anche richiedere via SMS la disattivazione e la restituzione della somma sottratta.