Molto probabilmente, in futuro, le criptovalute prenderanno il posto dei contanti. In questo caso non parliamo infatti di una ipotesi, ma di una vera e propria realtà delineata da S&P Global Ratings in un suo report di poco tempo fa, dedicato alle valute digitali della Banca Centrale. Di fatto, si spiega che i progetti delle banche centrali sulle valute digitali, ossia le Central bank digital currency (CBDC), stanno andando avanti senza particolari interruzioni, nonostante non siano stato indicate tempistiche di lancio o caratteristiche ufficiali. S&P Global Ratings ha avuto modo di vedere che le banche centrali preferivano il modello CBDC, nonostante gli istituti di credito e le altre istituzioni finanziarie continuino a svolgere un ruolo fondamentale.
Ci hanno tenuto a sottolineare da S&P: “Sulla base di questo presupposto, riteniamo che le CBDC in ultima analisi potrebbero avere un impatto moderato sui modelli di business delle banche. Tuttavia, potrebbero esacerbare la pressione sul profilo dei ricavi di alcune attività (come i pagamenti)”. L’analista della S&P Global, Mohamed Damak, ha affermato inoltre che “in base al modello selezionato le valute digitali della Banca Centrale potrebbero influenzare significativamente il modo in cui avviene l’intermediazione con un sistema bancario, in particolare in relazione ai depositi e ai finanziamenti bancari”. Ha aggiunto: “Tuttavia, alcune banche centrali hanno riconosciuto la potenziale perturbazione del sistema finanziario dovuta proprio alle CBDC”.
Proprio per questo motivo, Damak assicura che verranno monitorati attentamente gli sviluppi che potrebbero influenzare le dinamiche dei sistemi bancari. Sicuramente, la tempistica e la portata di una perturbazione del mercato rispetto ai contanti e alle valute digitali dipenderà da diversi fattori. Tuttavia, il cambiamento potrebbe essere lontano, essendo che il tutto è stato avviato in via esplorativa.
Nel caso in cui le criptovalute dovessero prendere il posto dei contanti, allora in quel momento le scelte verrebbero di conseguenza. Si reinserirebbero tutte le attività economiche basate sul denaro liquido e si aprirebbero nuovi scenari con l’avvio di opportunità commerciali nuove per gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, chiama alla cautela. Il suddetto ha spiegato: “questi risultati contraddittori suggeriscono che nessuno dei metodi di pagamento attualmente disponibili soddisfa tutte le esigenze dei consumatori, questo sta a certificare l’importanza di continuare a fornire alle persone la possibilità di scegliere quando pagano, senza deludere le loro aspettative sulla disponibilità di metodi di pagamento sicuri, convenienti e facili da usare”. Inoltre, secondo Panetta, il contante e la valuta possono completarsi a vicenda e che la valuta digitale viaggia di pari passo con l’economia del globo.
Anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, è intervenuta, la quale ha osservato come “la demonizzazione del contante” sia sbagliata. Ha dichiarato: “Forza Italia lo sostiene da sempre e, mentre il governo lancia la lotteria degli scontrini, fa piacere che un autorevole membro della Bce come Panetta sostenga che il contante è essenziale per assicurare l’inclusione dei cittadini socialmente vulnerabili, i quali non dispongono di un conto bancario o delle competenze digitali necessarie“.