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Google Maps: utenti sorpresi dalle ultime novità introdotte

La seconda ondata di Covid-19 sta mettendo a dura prova tutto il pianeta, tant’è che molteplici colossi del settore digitale si sono mossi al fine di sviluppare soluzioni che possano aiutare a contenere il contagio. Fra questi rientra anche Google la quale, attraverso un recente update, ha introdotto all’interno di Maps alcune funzionalità estremamente interessanti.

Queste misure, dunque, si affiancano a quelle imposte dai vari paese al fine di limitare la diffusione del coronavirus il quale, negli ultimi tempi, pare essere ancor più aggressivo di quanto visto nei mesi di marzo e aprile. Scopriamo quindi di seguito tutte le nuove misure di prevenzione adottate da Google.

Google Maps: il nuovo aggiornamento introduce alcune misure per contrastare la diffusione di Covid-19

Come accennato poco prima, di recente il colosso della Mountain View ha rilasciato un importante update di Google Maps il cui obiettivo è quello di limitare il contagio da Covid-19 in tutto il pianeta. Attraverso il nuovo livello di visualizzazione introdotto, gli utenti possono controllare in tempo reale l’avanzata del virus, accedendo quindi ai dati relativi al numero di contagi per nazione o per singola regione. Attivare questa funzionalità è molto semplice: gli utenti di Maps, di fatto, non dovranno far altro che cliccare sul tasto relativo alla gestione della mappa e selezionare la nuova interfaccia “Informazioni sul COVID-19”.

Quest’ultima, attraverso i classici colori giallo, arancione e rosso, mostrerà immediatamente la criticità della situazione Covid-19 in ogni zona del pianeta. Ecco quindi di seguito quanto affermato di recente da Google:

Questi dati cambiano rapidamente e potrebbero non rappresentare alcuni casi ancora in fase di segnalazione. Per alcune aree geografiche potrebbero non essere disponibili dati poiché le autorità locali non li hanno pubblicati o non l’hanno fatto di recente. Poiché la disponibilità dei dati varia a seconda della località, gli intervalli di date relativi ai dati di 14 giorni possono iniziare in giorni diversi.

I conteggi totali includono sia i casi confermati sia i casi probabili in alcune località. I casi probabili vengono identificati da funzionari della sanità pubblica e vengono usati i criteri sviluppati da autorità di governo. I dati provengono da Wikipedia, dai Ministeri della Salute dei vari paesi, dal New York Times e da altre fonti autorevoli, a seconda dell’attribuzione“.

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio