Nei periodi prossimi alle festività, i tentativi di phishing sui conti correnti si fanno sempre più frequenti. Complice la distrazione di molti utenti e le ingenti transazioni dovute agli acquisti prenatalizi, molti non badano alle comunicazioni in arrivo riferite al proprio conto corrente, e spesso rischiano di cadere in trappole che possono svuotarne il saldo in pochissimi istanti.
È il caso del Vishing, la versione del phishing che si mette in atto con una semplice chiamata al numero che si intende truffare. Ci si finge operatori telefonici o bancari, che stanno chiamando per via di alcune problematiche relative alla SIM, per aggiornare i dati circa l’intestatario o sbloccare alcune operazioni sul conto corrente, e spesso i clienti finiscono per cadere in trappola senza neppure accorgersene. Come? Fornendo tutti i dati di cui gli hacker hanno bisogno per forzare l’accesso all’home banking.
Il più delle volte, le giustificazioni utilizzate riguardano una transazione in arrivo che però risulta bloccata (e che pertanto deve essere sbloccata attraverso passaggi guidati dagli stessi truffatori, a loro dire) oppure l’imminente chiusura del conto corrente se non si effettuano determinate operazioni.
Tramite queste scuse, riescono a imbrogliare l’utente e convincerlo a fornire le proprie credenziali d’accesso, anche facendosi bastare il nome utente – per ricavare la password e altre informazioni di rilievo tramite altre truffe più mirate verso lo stesso cliente.
In questo modo, riescono a raggirare il correntista e a fargli credere di aver risolto il problema, che in realtà è inesistente. Accertatevi sempre, dunque, dell’identità di chi chiama: potrebbe essere un hacker.