CRISPR è l’acronimo inglese con il quale si fa riferimento ad una tecnologia utilizzata per modificare i genomi. Si tratta di una delle tecniche ad oggi più importanti per i notevoli risvolti che può avere in diversi ambiti della medicina, ma non solo qui. Infatti, John Ratcliffe, direttore della National Intelligence statunitense, afferma che la Cina starebbe lavorando per creare dei “supersoldati” biologicamente avanzati. Per farlo, la grande potenza cinese farebbe ricorso proprio alla straordinaria tecnologia CRISPR.
A riportare quanto affermato da Ratcliffe è proprio un articolo pubblicato sulle pagine del Wall Street Journal. Dunque, oltre che per contrastare malattie infettive o, in generale, per ottenere risultati in campo medico, in Cina è nato l’interesse nell’uso di CRISPR e della biotecnologia per esplorare le possibilità che queste nuove tecnologie possono offrire anche in campo militare. L’obiettivo degli scienziati cinesi sarebbe quello di dare vita a dei veri e propri “supersoldati” biologicamente avanzati. Ma se da un alto questo può rappresentare un vantaggio in termini bellici per la Cina, dall’altro si sollevano questioni etiche e di sicurezza internazionale davvero significative.
John Ratcliffe, infatti, considera la Cina come la più grande minaccia alla democrazia e alla libertà in tutto il mondo dalla seconda guerra mondiale. Una nazione nella quale non esistono confini etici nella ricerca del potere. Utilizzare una tecnologia biologica come CRISPR per creare supersoldati sarebbe qualcosa di davvero extra-ordinario ed eticamente discutibile. I timori che la Cina, che dispone dell’esercito più grande del mondo, possa davvero giungere a dei supersoldati con sensi migliorati, insensibili al dolore o a gas e armi chimiche sicuramente non fanno che porre in allarme gli USA e le altre potenze mondiali.