Grazie alla tecnologia di questo nuova tecnica i chirurghi hanno potuto ottimizzare la visione anche nelle zone più difficili del corpo umano come, appunto, la cavita auricolare. Una tecnica che sicuramente migliorerà ulteriormente le possibilità di riuscita di operazioni fino ad oggi complicate.
Il visore, chiamato RoboticScope, offre dunque una capacità di osservazione impensabile fino a qualche anno fa. Tra le operazioni portate a termine tra il 6 e l’8 novembre le prime due hanno visto sottoporsi a questa nuova tecnica operatoria un ragazzo di 21 e una ragazza di 22 anni; l’operazione ha permesso di applicare su entrambi i giovani un impianto cocleare utilizzato quando i nomali impianti auditivi non danno alcun risultato.
Oltre a queste operazioni i ricercatori hanno portato felicemente a termine anche un intervento di neoplasia della parotide. Prima dell’operazione i chirurghi hanno comunque eseguito una serie di prove e simulazioni per tarare i propri visori; lo strumento infatti è personalizzabile a seconda delle esigenze e delle caratteristiche del chirurgo scelto per compiere l’operazione.