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Stati Uniti: la cybersecurity è ancora un grosso problema del Governo

Gli Stati Uniti d’America hanno subito nei giorni scorsi un duro attacco hacker; l’attacco ha evidenziato dei gravi rischi per il governo americano. A lanciare l’allarme direttamente l’agenzia per la sicurezza informatica; l’organizzazione ha sottolineato come l’attacco sia avvenuto con “tattiche, tecniche e procedure che non sono ancora conosciute“. Benché la nota non li citi mai si profila sempre più insistentemente la possibilità che dietro gli hacker si possa nascondere la Russia di Putin.

A intervenire sull’argento lo stesso neopresidente Joe Biden che ha così commentato: “Una buona difesa non è sufficiente; dobbiamo interrompere e dissuadere i nostri avversari dall’intraprendere attacchi informatici significativi in primo luogo“, aggiungendo poi: “Non starò a guardare di fronte agli attichi informatici sulla nostra nazione“.

Stati Uniti: il punto della situazione dopo l’attacco hacker

 

Il più grande attacco hacker nella storia degli Stati Uniti; un evento del genere però non poteva non portare a delle conseguenze. Le organizzazioni e i dipartimenti violati sono innumerevoli

; così come sono innumerevoli le documentazioni a cui hanno potuto accedere gli hacker. A causare la falla sembrerebbe essere stata una vulnerabilità nel sistema SolarWinds Onion.

Da qui gli hacker sono riusciti a bucare i sistemi di sicurezza; hanno così potuto accedere a tantissimi file governativi che ora potrebbero creare più di qualche grattacapo agli USA. Ma ad essere colpite anche numerose società private; secondo Microsoft più di 40 dei suoi clienti sparsi per il mondo avrebbe subito un furto di dati. Oltre agli USA infatti anche altri stati hanno subito un duro attacco; tra questi Canada, Messico, Belgio, Spagna e Regno Unito sono state vittime dell’attacco hacker. A quanto pare il numero delle vittime sarebbe destinato ad aumentare.

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Pubblicato da
Redazione