“Alle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 previste dall’ultimo dpcm dello scorso 3 dicembre si applicano le sanzioni previste dell’articolo 4 del decreto-legge n. 19/2020. Lo precisa la circolare inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi con riferimento a tutti i divieti di spostamento introdotti relativamente sia al periodo 21 dicembre 2020 – 6 gennaio 2021, sia alle giornate 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021″. Così si è aperto l’ennesimo capitolo di questo infinito 2020. Di tale decreto si è capito ben poco. Per questa ragione ecco un riassunto delle misure prese dal Governo per proteggere il paese durante il Natale.
Autocertificazione di Natale: quando serve
Innanzitutto dal 21 dicembre fino al 6 gennaio la situazione è diversa in tutta Italia.
- Durante tutti i giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio), tutte le Regioni passano in fascia rossa
- Il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio si torna in zona arancione
- Il 21, il 22 e il 23 dicembre si resta tutti in fascia gialla ma con il divieto di uscire dalla propria Regione. Secondo il Dpcm del 3 dicembre, in questo periodo «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».
- Dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021 è permesso lo spostamento nelle seconde case purché siano situate all’interno della Regione di residenza.
- E chi va all’estero tra il 21 dicembre e il 15 gennaio c’è l’obbligo, al rientro in Italia, di rimanere in quarantena per 14 giorni.
Il PDF dell’autocertificazione
Ecco il modello in PDF per chi avesse problemi nel trovarlo. modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020
Qualora le forze dell’ordine dovessero trovare durante il controllo dei casi di irregolarità, si andrà incontro a:
- “La sanzione amministrativa va da 400 a 1000 euro con una riduzione del 30% se si provvede al pagamento entro 5 giorni (280 euro)”.
- Inoltre, “Scatta il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 495 del codice penale e punito con la reclusione da 1 a 6 anni, nel caso in cui, nelle ipotesi in cui debba essere presentata, l’autocertificazione sugli spostamenti non sia veritiera”.