Da quando siamo in emergenza Coronavirus, sembra che le mascherine siano diventate il nostro gadget più utilizzato. Non possiamo infatti uscire di casa senza indossarne una. A questo proposito, oltre alle mascherine classiche che conosciamo, quelle usa e getta, quelle riutilizzabili e quella in vari i tipi di materiale, si sta cercando anche di trovare nuovi metodi per rendere questi strumenti ancora più efficaci e sicuri. Proprio con questo spirito, l’azienda LIGC Applications, ha recentemente annunciato di aver creato la migliore maschera protettiva che esiste al mondo. Vi spieghiamo come funziona.
Mascherine e tecnologia, ecco in che modo potrebbero aiutare a contrastare il virus
Il nome di queste mascherine innovative, è Guardian G-Volt. Sono state sviluppate dalla LIGC Applications e studiate negli ultimi 5 anni, al fine di renderle a tutti gli effetti le migliori sul mercato. Ma cos’è dunque, che rende davvero una mascherina la migliore possibile?
Tanto per cominciare, l’ideale sarebbe utilizzare sempre la stessa mascherina, con la possibilità di poterla ogni volta sterilizzare, anziché doverle costantemente gettare per prenderne delle nuove. Prima di tutto, questo sarebbe un grande beneficio per l’ambiente, che ultimamente si è ritrovato invaso da mascherine gettate incivilmente dove capita da coloro che non ne avevano più bisogno. Non meno importante, sarebbe il risparmio che una mascherina riutilizzabile comporta, rispetto al dovere costantemente comprare mascherine nuove. Inoltre, in quest’ultimo periodo sono andate a ruba al punto tale che in giro non se ne trovano molto spesso. Una mascherina riutilizzabile arginerebbe moltissimo il problema della ricerca.
Ma veniamo alle Guardian G-Volt. Tra i componenti, sono costituite da grafene, un materiale naturalmente antibatterico, il quale filtra l’aria intrappola microrganismi. In tutto questo, impiega anche una scarica elettrica a bassa tensione, che ne impedisce sia l’azione, che la proliferazione. Immagine di sicurezza di questi nuovi prodotti, è di circa il 99,9% per tutti i batteri e virus che superano i 0,3 micron, non che l’80% per cento di corpi inferiori rispetto a questa dimensione. Non solo, ma le scariche elettriche sarebbero anche un metodo per la sterilizzazione della stessa e sarebbe possibile ricaricarla attraverso un cavo USB fornito in dotazione.
Sebbene questo prodotto risulti estremamente efficace, non è ancora pronto per essere lanciato sul mercato, poiché in ulteriore fase di sperimentazione. Per questa ragione non sappiamo quanto a lungo dovremo attendere per una soluzione simile che però, sarebbe indubbiamente molto comoda.