Parte oggi in Italia, così come in Europa, la più grande campagna di vaccinazione che sia mai stata realizzata. Dopo nove mesi di pandemia, i cittadini italiani e quelli europei avranno la possibilità di immunizzarsi contro il Covid 19. Il primo vaccino disponibile dei tanti in sviluppo è quello di Pfizer-BioNTech. Il piano vaccinale italiano prevede la dotazione di ben 200 milioni di dosi: tra queste però 40 milioni già sono a rischio.
Covid, milioni di dosi di vaccino già sono a rischio
Le oltre 200 milioni di dosi sono divise tra sei case farmaceutiche che stanno lavorando allo sviluppo di un vaccino: Pfizer-BioNTech (unica ad aver avuto autorizzazione EMA), Moderna, AstraZeneca, Johnson&Johnson, CureVac, Sanofi. I sieri attualmente a rischio sono quelli di Sanofi. La casa farmaceutica francese ha infatti avuto ritardi tecnici durante le fasi di sviluppo e sperimentazione. Ciò comporterà un inevitabile ritardo nella distribuzione dei vaccini.
In base agli accordi stabiliti attraverso la Commissione Europea, in Italia sono attese ben 40 milioni di dosi del vaccino anti Covid prodotto da Sanofi. Le prime fiale erano attese già durante la primavera inoltrate, ma questo ritardo sposta molto più in avanti le prospettive di consegna. E’ plausibile che i vaccini di Sanofi non siano disponibili nel nostro paese prima dell’autunno 2021.
La tabella di marcia italiana è però già delineata. Dopo la somministrazione dei primi vaccini anti Covid di Pfizer, arriveranno i sieri di Moderna (approvazione EMA prevista i primi giorni di Gennaio). Sempre entro la fine dell’inverno dovrebbero arrivare altri due prodotti, quello di AstraZeneca e di CureVac.