Il futuro della guerra è sempre più tecnologizzato, con il sempre più frequente utilizzo d intelligenza artificiale, droni e robot da guerra. Una delle notizie più recenti riguarda il via libera dato dal governo francese all’utilizzo in battaglia del soldato bionico; con soldato bionico si intende un soldato che si è sottoposto ad una serie di interventi come l’impianto di protesi o/e di microchip subcutanei per migliorarne le prestazioni.
Sembra d’altronde un passo ormai fatto quello verso questi tipi di potenziamenti al corpo umano che sfruttano le sempre più sviluppate conoscenze tecnologiche. Ma le nove vie della guerra passano anche dai sistemi di quantum computing per aggirare i sistemi di crittografia; di pari passo si sta però anche sviluppando nuovi sistemi di contro crittografia quantistica che sfruttano le nuove intelligenze artificiali.
Intelligenza artificiale: la via per il dominio del mondo
Per avere una dimensione dell’importanza delle nuove tecnologie basti pensare alle parole del presidente russo Vladimir Putin: “L’intelligenza artificiale è il futuro, non solo per la Russia, ma per tutta l’umanità. Fornisce opportunità colossali, ma anche minacce difficili da prevedere. Chiunque diventi leader in questo campo diventerà il dominatore del mondo“.
Non è un caso infatti che anche la Cina si stia muovendo in questa direzione applicando un piano per robotizzare la guerra. Dal canto loro invece gli USA hanno avviato un programma del genere, chiamato “The third offset strategy” già nel 2014. Ad avere la meglio sarà il sistema che riuscirà meglio a gestire l’iterconnettività tra i vari terminali delle piattaforme militari.