Gli esopianeti sono pianeti esterni al nostro Sistema solare e che dunque ruotano attorno a stelle diverse dal Sole. Oggi il numero di esopianeti individuati grazie alle osservazioni eseguite con i telescopi spaziali ha superato la quota di 4.000. Molto spesso sentiamo parlare di individuazione diretta degli esopianeti ma questo, è sicuramente un obiettivo molto difficile da raggiungere per numerosi e diversificati motivi. Un nuovo studio, però, infonde un barlume di speranza proponendo di utilizzare una lente gravitazionale solare per l’individuazione diretta degli esopianeti.
Lo studio in questione appare sulle pagine della rivista Physical Review D. È uno studio nel quale si intende utilizzare metodi diretti per l’osservazione dei pianeti esterni al Sistema solare. Questa è però una cosa attualmente molto difficile a causa del fatto che questi pianeti ruotano intorno ad una stella la cui luminosità è tale da abbagliare qualsiasi cosa le ruoti intorno. Così, per ovviare a questo limite, gli studiosi hanno mandato avanti un progetto teorico attuabile a lungo termine che prevede l’impiego di una lente gravitazionale solare (SGL). Quest’ultima consentirebbe di individuare in maniera diretta
non solo gli esopianeti ma anche eventuali loro caratteristiche fisico-geologiche come, ad esempio, la presenza di un continente.Il progetto degli scienziati è quello di realizzare un telescopio dotato di una lente gravitazionale solare il quale si caratterizzerebbe per un elevato livello di amplificazione della luce. Un aspetto questo che consentirebbe di studiare gli esopianeti in maniera diretta. Questi telescopio funzionerebbero sfruttando l’effetto della “lente gravitazione”. Quest’ultimo è un effetto giù usato dagli astronomi per eseguire osservazioni altrimenti impossibili. Fondamentalmente, si osserva un oggetto la cui luce viene amplificata dalla presenza di un oggetto massiccio posto tra noi e l’oggetto da osservare.
In questo caso sarebbe il Sole l’oggetto intermedio interposto della quale si sfrutterebbe la sua lente gravitazionale. Si tratta di un progetto davvero interessante e che, in futuro, potrebbe magari consentirci di osservare al alta definizione i pianeti che orbitano intorno a stelle diverse dal Sole e , dunque, lontani dal nostro Sistema solare.