La Via Lattea è la galassia alla quale appartiene il nostro Sistema solare ed è la galassia per eccellenza. Sembra che l’età della stella più antica conosciuta della Via Lattea sia di circa 13,7 miliardi di anni. Ma c’è qualcosa che possa testimoniare in maniera diretta la sua storia? In realtà, oggi questo qualcosa c’è ed è rappresentato da due fossili cosmici ritrovati proprio nel cuore della stessa Via Lattea.
Lo studio che descrive questi due fossili cosmici appare sulle pagine di Nature Astronomy e riporta la firma di un team di scienziati dell’Università di Bologna e dell’Inaf. Nello specifico, i ricercatori sono riusciti a penetrare oltre la fitta nube di polvere che avvolge il centro della Via Lattea portando così alla luce degli antichissimi oggetti fino ad oggi sconosciuti. Si tratta di una nuova classe di sistemi stellari che essi hanno denominato “Frammenti fossili del bulge”. Questi fossili cosmici sono stati scoperti durante l’analisi di Liller 1, un sistema stellare che da più di 40 anni era catalogato come “ammasso globulare”.
Tale ammasso, costituito da milioni di stelle, rappresenta la testimonianza diretta della storia della Via Lattea. In particolare, gli astronomi hanno scoperto che Liller 1 ha un’identità diversa da quella che finora le era stata attribuita. Quello identificato dagli scienziati è uno dei fossili cosmici venuto fuori da agglomerati di stelle e che occupa adesso il cuore della Via Lattea. In realtà Liller 1 non è un ammasso globulare, ma qualcosa di molto più complesso. Si tratta di relitti stellati, reperti di fossili cosmici nel quale è impressa la storia della formazione della Via Lattea. Una storia che risale ad un’epoca in cui l’Universo era ancora “bambino”. L’obiettivo dei ricercatori è adesso quello di scavare ancora più a fondo su questi fossili cosmici al fine di ridisegnare le conoscenze riguardo alla formazione del bulge.