Se è vero che la scienza non smette mai di progredire, è altrettanto vero che esistono al mondo delle personalità di spicco che permettono di portare l’asticella delle aspettative sempre più in alto. Uno di questi – se non il capostipite di questa categoria – è Elon Musk, il genio miliardario che sta rivoluzionando le prospettive dell’esplorazione spaziale, dei trasporti e delle telecomunicazioni.
E’ proprio in quest’ultimo ambito che si inserisce il progetto Starlink, coordinato dalla sua società SpaceX, che provvederà a spedire nella bassa orbita terrestre (circa 550 km di distanza dalla superficie) la bellezza di 40.000 satelliti per fornire l’aggancio alla propria connessione internet da qualsiasi punto del pianeta, compresi i più remoti.
Grazie alle piccole dimensioni e alla leggerezza dei satelliti, che pesano appena 260 kg e potranno essere trasportati alla giusta altezza dai lanci consecutivi dei razzi Falcon 9
, questi oggetti artificiali saranno capaci di non costituire un eccessivo ingombro spaziale.Inoltre, laddove uno di questi smettesse di funzionare correttamente, sarebbe possibile farlo rientrare sulla Terra senza lasciarlo come detrito spaziale, preservando così la salute del nostro Sistema Solare – cura che non esisteva in passato, considerando la recente scoperta sul presunto asteroide entrato nella Sfera di Hill terrestre.
Avranno anche un sistema di rilevamento di piccoli corpi che viaggiano nella propria direzione e che potrebbero impattare contro gli stessi satelliti, e potranno così aggiustare la propria traiettoria automaticamente e senza alcun intervento da remoto.
Attualmente la connessione è in fase di beta testing negli Stati Uniti e in altre zone del mondo considerate strategiche ai fini del rilevamento del corretto funzionamento dei satelliti. A pieno regime, la rete dovrebbe avere una bassissima latenza e una velocità di download pari a 1 Gbps.