Gli ovociti sono i gameti o cellule riproduttive prodotti da individui di sesso femminile. Si tratta di cellule con corredo cromosomico aploide e che, dopo la fecondazione, fonderanno il loro pronucleo con quello proveniente dallo spermatozoo, per ripristinare il corredo cromosomico diploide e dare così origine allo zigote. Quest’ultimo, rappresenta la prima cellula del nuovo individuo dalla quale, grazie allo sviluppo embrionale, avrà origine un organismo completo. Dunque gli ovociti così come gli spermatozoi sono fondamentali per dare inizio ad una nuova vita. Sembra che da oggi sia possibile produrre proprio gli ovociti partendo da cellule staminali, grazie ad una “ricetta” del tutto innovativa.
A presentare questa “ricetta” per produrre gli ovociti è uno studio pubblicato su Nature da un team di ricercatori della Kyushu University e dell’Istituto Riken. In particolare, gli scienziati giapponesi sono partiti da un “cocktail” di otto proteine al fine di trasformare una cellula staminale di topo in una sorta di cellula uovo in grado di maturare e perfino di essere fertilizzata in provetta. I test in laboratorio, hanno però dimostrato che si manifestano numerose anomalie nucleari il che impedisce l’utilizzo di questa metodica. Nonostante ciò si potrebbe pensare di utilizzare questa tecnica come una “mini-fabbrica” di citoplasma
.Il citoplasma è la componente acquosa presente all’interno di tutte le cellule ed è particolarmente ricco di elementi preziosi per lo sviluppo della vita. In questo caso, il citoplasma ottenuto durante la produzione degli ovociti potrebbe essere riutilizzato per gli studi di biologia della riproduzione. Per produrre questi ovociti in provetta, gli studiosi giapponesi hanno utilizzato come materia prima cellule staminali embrionali e cellule staminali pluripotenti indotte di topo. Successivamente, essi hanno convertito tali cellule in cellule simili agli ovociti. Coltivandole poi in presenza di altre cellule normalmente presenti nell’ovaio, queste staminali sono riuscite a svilupparsi in dei simil-ovociti presentando però delle anomalie cromosomiche notevoli. Ciononostante, queste cellule simil-ovociti hanno dimostrato di poter essere fecondati in vitro e di saper avviare un iniziale processo di sviluppo.
Si tratta di una scoperta davvero incredibile e che potrebbe consentire di produrre grandi quantità di citoplasma a partire da questi ovociti in maniera non invasiva. E anche se si tratta di risultati preliminari ottenuti sui topi, gli scienziati sono fiduciosi di un probabile utilizzo di questa tecnica sugli esseri umani, anche se tra molti anni.