Si continua a parlare dell’attacco degli scorsi giorni a Nashville, cittadina del Tennessee negli USA, che potrebbe collegarsi con la teoria del complotto sulla rete 5G. il lancio dell’esplosione, avvenuta la mattina del 25 dicembre, è di 3 feriti e un decesso; proprio la vittima, secondo le autorità, potrebbe essere l’autore del folle gesto. Benché le cause non siano ancora chiare, come già accennato, potrebbero collegarsi ai complottisti del 5G.
A lasciare perplessi sulle dinamiche dell’accaduto il messaggio audio riprodotto subito prima dell’esplosione; la comunicazione infatti avvisava i presenti nella zone dell’imminente esplosione, indicando la volontà di limitare il coinvolgimento di altre persone. A tal proposito il capo della polizia di Nashville ha dichiarato che la città: “È considerata sicura. Non esiste alcuna altra minaccia nota alla città“.
Rete 5G: l’esplosione a Nashville e le teorie del complotto
Le prime indagini hanno accertato l’identità della vittima, Anthony Queen Warner, grazie all’esame del DNA. L’uomo era noto per la sua vicinanza alla teoria del complotto che vede nella rete 5G uno strumento di controllo della popolazione. A mettere la polizia su questa pista il datore di lavoro dell’uomo che, una volta sentita la notizia della sua morte, si è messo di sua iniziativa in contato con la polizia locale.
Se la pista dovesse rivelarsi concreta sarebbe l’ennesimo esempio di quanto Fake News e teorie del complotto possano rappresentare una seria minaccia per la popolazione; non è infatti possibile prevedere le reazioni di persone che già di per se inclini alla paranoia se esacerbate da ulteriori fonti di stress.