Scienza e Tecnologia

Inquinamento atmosferico e malattie ai reni: trovato un collegamento

L’inquinamento atmosferico è una forma di inquinamento che determina la modificazione della naturale composizione dell’atmosfera terrestre. Ciò è dovuto in particolar modo alle attività antropiche che determinano il rilascio nell’aria di sostanze inquinanti che ne modificano la composizione. Gli effetti sulla salute umana di questa forma di inquinamento sono notevoli e abbastanza chiari al mondo scientifico. Oggi, in particolare in Cina, alcuni scienziati hanno trovato un collegamento tra l’inquinamento atmosferico e un maggiore rischio di malattie renali.

A dimostrare l’esistenza di questo collegamento è un team di ricercatori dell’Università di Pechino con uno studio pubblicato sulla rivista JASN. Nello specifico lo studio degli scienziati cinesi ha dimostrato l’esistenza di un collegamento reale tra l’inquinamento atmosferico e i tassi più alti di malattie renali. Per giungere a tale conclusione, gli studiosi cinesi hanno analizzato i dati di più di 47.000 persone provenienti dalla Cina. Essi hanno anche stimato i livelli di inquinamento atmosferico presenti nei pressi delle residenze di ciascun soggetto poiché il database conteneva anche gli indirizzi di residenza dei partecipanti allo studio.

Dalle loro accurate ed approfondite analisi i ricercatori cinesi hanno notato che per ogni aumento di 10 μg/m3 di concentrazione di particolato fine (PM2.5) nell’aria vi era, parallelamente, un aumento delle probabilità di sviluppare malattie ai reni di 1,3 volte. Questo collegamento, inoltre, era più forte nelle città, nei maschi rispetto alle femmine e nei più giovani rispetto ai soggetti più anziani. Dunque, sembrerebbe che il tasso di inquinamento atmosferico di una località possa rappresentare un fattore di rischio non solo per le patologie che riguardano il sistema cardiopolmonare, ma anche quello renale. In Cina, in modo particolare, i livelli di PM2.5 sono davvero molto elevati nelle città e ciò non fa altro che aumentare questo rischio in maniera considerevole.

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Pubblicato da
Redazione