Ad oggi, le truffe possono essere ritrovate in qualsiasi momento e tramite qualsiasi canale. Chiaramente per fare maggior presa sui clienti si è reso indispensabile sfruttare gli stessi mezzi che gli utenti impiegano per ricevere comunicazioni ufficiali, soprattutto da parte di servizi di cui fruisce: PayPal, società bancarie, e perfino account presenti sui siti di acquisto online e sugli e-commerce dei principali negozi fisici.
Solitamente la scusa impiegata riguarda un’imminente chiusura dell’account, oppure promozioni in corso a cui accedere andando a cliccare su un link preposto. Ma i raggiri che mietono attualmente più vittime coinvolgono i servizi di home banking.
E a Capodanno non possono certo mancare hacker che cercano di sfruttare la buona fede e l’ingenuità di alcuni utenti per trarne vantaggio.
La truffa di Capodanno corre su WhatsApp e via mail: attenzione a questi messaggi
Sono frequenti i tentativi di phishing, ossia di furto delle credenziali, tramite i maggiori canali di comunicazione. Se però le comunicazioni fasulle che prevengono tramite WhatsApp da numeri sconosciuti vengono spesso interpretate come truffe (WhatsApp non rappresenta un canale ufficiale per la maggior parte dei servizi), più difficile è riconoscere quelle che pervengono da altre vie, ad esempio tramite mail.
Solitamente si tratta di comunicazioni a nome delle principali banche (Unicredit, BNL, Intesa Sanpaolo) che fingono un’imminente chiusura del conto dell’utente o il blocco di una transazione in arrivo, e per sbloccare l procedura richiedono di cliccare su un link sottostante aggiornando alcune impostazioni sul conto.
È proprio attraverso questo link che si consuma la truffa: immettendo le credenziali di accesso ai propri conti nella schermata che compare, i clienti le consegnano inconsciamente direttamente agli hacker.
Massima attenzione, dunque, e verificate sempre la fonte delle informazioni.