Tasse, un argomento scomodo a molti italiani. Per alcuni sono sempre poche, mentre per altri sono troppe se paragonate ai servizi offerti. Nonostante questo dibattito duri generazioni, una cosa è certa: le tasse si devono pagare. Chi non lo fa non ha scampo. Il Fisco prima o poi arriva e può svuotare il conto corrente per prendersi ciò che gli spetta. Anche con gli interessi.
Benvenuta Agenzia delle Entrate Riscossione. Per molti però non troppo benvenuta, anzi per niente. Infatti questo Ente pubblico economico ha il potere e il diritto di pignorare il conto corrente di chi non paga le tasse. E non è tutto, può “svuotare il conto” del contribuente senza alcun ordine emesso dal tribunale.
In pratica il Fisco emette una procedura a carico dell’evasore di tasse. Il contribuente avrà 60 giorni di tempo dalla notifica per saldare il suo debito. Se non lo farà allora la banca accrediterà automaticamente il denaro presente sul suo conto all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Non solo di quello già presente, ma anche del successivo che sarà depositato o accreditato. Tutto questo fino alla completa estinzione del debito
.Sebbene il soggetto potrebbe pensare di ritirare furbescamente il denaro prima dello scadere del limite, questo non è possibile. Il conto diventa immediatamente inutilizzabile dal giorno della notifica. Verrebbe da dire: meglio pagare le tasse. Ma se non fosse stato possibile per diverse ragioni?
Non ci sono molte soluzioni e quella più facilmente percorribile è una sola. Il contribuente può chiedere una rateizzazione dell’importo pignorato. È possibile una dilazione pari a 72 rate. Altrimenti potrebbe tentare l’apertura di un nuovo conto in un’altra Banca, ma il Fisco arriverebbe a pignorare anche quest’ultimo.
In sostanza è sempre meglio pagare le tasse, anche se a volte appaiono scomode e ingiuste. Ma la legalità passa anche attraverso l’adempimento dei doveri di ogni cittadino. Infatti Fisco e Scuola continua il suo progetto di educazione alla legalità fiscale per le nuove generazioni.
In conclusione, accedere ai servizi pubblici diventa un diritto quando pagare le tasse è un dovere.