cinaPare che la Cina abbia sfruttato un vero e proprio esercito di “Troll” per manipolare l’informazione sul Covid 19. Le accuse nei confronti della Repubblica Cinese d’altronde sono arrivate su più fronti, a cominciare da quello americano; per di più molti avvenimenti lasciano più di qualche dubbio sulla gestione, almeno della parte iniziale, della pandemia. Giusto per fare un esempio il medico Li Wenliang, tra i primi a lanciare l’allarme, ha subito più di qualche critica da parte della Polizia.

Dopo l’accusa di “aver diffuso voci” l’uomo è morto proprio a causa del Covid 19. Ovviamente la morte del medico è avvolta da un numero incredibile di teorie che vorrebbero il governo cinese coinvolto nella sua scomparsa.

Cina: la manipolazione dell’informazione pubblica

 

Per cercare di arginare la notizia, oltre alle normali pressioni su televisioni e giornali, il governo della Cina ha messo in campo un vero e proprio esercito di “Troll” per rimuove il topic dai trend principali dei social media cinesi. Queste sarebbero le linee guida di questi “commentatori“: “I commentatori lottano per guidare l’opinione pubblica, nascondere la loro identità, evitare il patriottismo rude e gli elogi sarcastici ed essere eleganti nel raggiungere i risultati“.

Insomma una vera e propria macchina di manipolazione dell’opinione pubblica che ha cercato in tutti i modi di correggere il tiro della narrazione di partito. Una pratica che non stupisce per quello che, malgrado l’incredibile progresso tecnologico resta comunque una dittatura oligarchica; ultima dimostrazione la fine dell’autonomia di Hong Kong e i tanti scontri con i cittadini locali.

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