Il 2021 è ormai arrivato e con esso anche l’azione del cosiddetto switch-off che porterà progressivamente alla chiusura del DVB TV che tutti quanti abbiamo continuato ad utilizzare in questi anni. Si passerà inevitabilmente alla nuova versione del Digitale Terrestre con tutti i pro che questo comporterà.
A pochi giorni da inizio anno è stato pubblicato il calendario con le date per lo spegnimento dei sistemi di trasmissione televisivi in digitale. La prima generazione verrà meno a favore di alcune importanti novità che presto o tardi riguarderanno tutti quanti gli italiani.
DVB T2 in arrivo: addio al classico Digitale Terrestre nel giro di qualche mese
Serviranno pochi mesi prima di conclamare la nascita dei canali HD in ogni loro forma. Ci arriverà RAI ed anche Mediaset dopo l’adeguamento delle infrastrutture di trasmissione in atto ormai da diverso tempo.
Tutto questo significherà aggiornare i sistemi per arrivare pronti al cambiamento. Le frequenze attualmente in uso verranno cedute alla rete 5G lasciando spazio ad un nuovo set digitale di contenuti che richiederanno nuovi decoder e TV.
Prima di catapultarsi al negozio di fiducia per acquistare le necessarie componenti è opportuno effettuare il test gratuito che tutti raggiungono dai canali 100 e 200 dell’attuale sistema. Direttamente da qui è possibile, infatti, lanciare la prova per la compatibilità attraverso la quale si visualizza il risultato sullo stato di ricezione. Fallire il test significa sobbarcarsi l’onere di un aggiornamento obbligatorio da effettuarsi con un cambio TV o l’integrazione di un decoder di ultima generazione del tipo DVB T2 – HEVC.
La spesa per un nuovo televisore dipende strettamente dalle caratteristiche dello stesso fermo restando la certa compatibilità con il nuovo segnale. Per il solo decoder, invece, il Ministero per lo Sviluppo Economico garantisce una quota familiare di 50 Euro che azzera totalmente la spesa per offrire l’accesso al DVB T2 da qualsiasi dispositivo a prescindere dalla tecnologia con la quale è stato concepito.
Vediamo, per finire, quali sono le date utili al passaggio e le zone interessate così come definito dalle intese intercorse in precedenza:
- AREA 1 ed AREA 3: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Trento e Bolzano, Veneto e Valle d’Aosta dal 1 Settembre al 31 Dicembre 2021.
- AREA 2: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna tra il 1 Gennaio ed il 31 Marzo 2022.
- AREA 4: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia tra il 1 Aprile ed il 20 Giugno 2022