Si parlava di questa possibilità da diversi anni, ma ora, con l’avvento del 5G, questo momento è ufficialmente arrivato. Gli operatori si stanno preparando al definitivo switch-off della rete 3G, che al momento rappresenta un buco nero che risucchia inutilmente risorse materiali e umane che potrebbero invece essere investite meglio.
Ed è proprio con questo spirito che, lo scorso settembre, Vodafone ha annunciato l’effettivo spegnimento delle proprie antenne 3G per trasferire le frequenze impiegate verso il supporto al 4G e al 5G. Questo il comunicato ufficiale, che però è stato rettificato qualche settimana fa, come vi spiegheremo più avanti in questo articolo:
“Con l’obiettivo di continuare a migliorare la qualità, l’efficienza e la sostenibilità della GigaNetwork, Vodafone intende potenziare la rete 4G attraverso una progressiva riduzione delle risorse di rete su tecnologia 3G a partire dal mese di Novembre 2020, fino a completarne la dismissione entro il 31 Gennaio 2021.
Vodafone realizza continui investimenti nell’evoluzione della GigaNetwork, la nuova generazione di rete che integra tutte le più avanzate tecnologie per rispondere all’accresciuta domanda di qualità e quantità di dati, utilizzando lo spettro disponibile nel modo più efficiente possibile, allocandolo sulle tecnologie di nuova generazione.
Per tutti i dispositivi e servizi in 2G e 4G la continuità di servizio sarà garantita senza nessun impatto rispetto alla situazione attuale. I dispositivi connessi attraverso tecnologia 3G e quindi non abilitati al 4G potranno continuare ad effettuare chiamate e inviare SMS, ma potrebbero riscontrare dei rallentamenti della navigazione Internet. Vodafone mette a disposizione delle offerte speciali dedicate a tutti i clienti che intendono sostituire i propri telefoni non ancora abilitati al 4G o che non permettono di navigare su Internet durante le chiamate. Inoltre, i clienti in possesso di una SIM con una capacità inferiore a 128k potranno richiedere la sostituzione gratuita della stessa presso i negozi Vodafone o attraverso il proprio agente commerciale di riferimento.
I clienti che risultano in possesso di un telefono non ancora abilitato al 4G (o che non consente di navigare alla velocità del 4G durante le chiamate) o una SIM con capacità inferiore a 128k riceveranno una comunicazione personale a partire dal 30 Settembre 2020 con maggiori informazioni.”
A metà dicembre, però, l’operatore rosso ha corretto il tiro e ha rettificato il precedente avviso, dichiarando che il progressivo spegnimento delle reti 3G inizierà il 25 gennaio 2021 anziché a fine novembre, come precedentemente pianificato, e si concluderà entro il 28 febbraio 2021.
Questo l’annuncio andato a sostituire la precedente comunicazione:
“PIANIFICATA LA PROGRESSIVA RIDUZIONE DELLE RISORSE DI RETE SU TECNOLOGIA 3G A PARTIRE DAL 25 GENNAIO 2021, FINO A COMPLETARNE LA DISMISSIONE ENTRO FINE FEBBRAIO 2021
Con l’obiettivo di continuare a migliorare la qualità, l’efficienza e la sostenibilità della GigaNetwork, Vodafone intende potenziare la rete 4G attraverso una progressiva riduzione delle risorse di rete su tecnologia 3G a partire dal 25 gennaio 2021, fino a completarne la dismissione entro il 28 febbraio 2021.”
Che effetti avrà sugli utenti questa decisione?
In realtà, non sarà un blocco cruento. I clienti che viaggiano ancora in 3G potranno percepire dei rallentamenti, e potranno richiedere la sostituzione gratuita della SIM presso i negozi Vodafone se ne posseggono una avente capacità inferiore a 128k:
“I dispositivi connessi attraverso tecnologia 3G e quindi non abilitati al 4G potranno continuare ad effettuare chiamate e inviare SMS, ma potrebbero riscontrare dei rallentamenti della navigazione Internet. Vodafone mette a disposizione delle offerte speciali dedicate a tutti i clienti che intendono sostituire i propri telefoni non ancora abilitati al 4G o che non permettono di navigare su Internet durante le chiamate”.
Nessun effetto riscontreranno invece le connessioni 2G e 4G. Quest’ultima sarà ulteriormente migliorata, mentre la precedente è ancora essenziale per il supporto alla rete 5G e all’IoT.
A ruota, anche gli operatori virtuali e semi-virtuali che si appoggiano alla rete Vodafone saranno interessati dallo switch-off. Nello specifico si tratta di NTmobile, Rabona Mobile, WithU, ho.Mobile e 1Mobile.