In queste ultime due settimane abbiamo assistito ad una stretta delle misure restrittive da parte del Governo, il quale, sotto il consiglio del Comitato Tecnico-Scientifico, ha deciso di procedere in tale direzione per evitare un’ascesa della curva dei contagi troppo repentina e incontrollabile, sotto la ovvia spinta delle festività che come ben sappiamo portano a riunire le persone, non ad allontanarle.
Oggi ci stiamo lasciando alle spalle la notte di San Silvestro, durante la quale la stragrande maggioranza delle famiglie ha deciso responsabilmente di rispettare le norme restrittive imposte dal Governo, sacrificando dei bei momenti certo, ma in virtù di un fine decisamente più elevato, cosa che però purtroppo non è stata condivisa all’unanimità da tutto il popolo, infatti non sono mancati coloro che invece, mossi da un egoistico senso di potenza, hanno deciso in barba alle norme, di riunirsi in segreto a festeggiare nonostante il rischio conclamato di contagio.
Le azioni delle forze dell’ordine
Ovviamente a fare da base organizzativa per queste festicciole illegali e segrete, ci hanno pensato WhatsApp e Telegram, indiscutibilmente adoperate per organizzare il tutto tramite gli appositi gruppi disponibili sulle due applicazioni.
Proprio a fronte di tutto ciò, a Parma le forze dell’ordine hanno deciso di intensificare i controlli, arrivando perfino a scandagliare le due piattaforme di messaggistica più usate al mondo, in tal modo hanno infatti potuto sondare i vari gruppi e verificare se festini illegali fossero in stato di organizzazione, la caccia si è incentrata soprattutto sugli eventi social organizzati nelle case o nelle strutture ricettive per le vacanze.