asteroideProcedono gli studi sui pezzi di asteroide riportati sulla Terra dalla navicella spaziale Hayabusa 2. I membri dello JAXA, l’agenzia spaziale nipponica, stanno adesso analizzando il materiale raccolto sull’asteroide Ryugu, un corpo celeste a più di 300 milioni di chilometri dal nostro pianeta. La navicella aveva lasciato il pianeta nel dicembre del 2014 e solo nel giugno del 2018 aveva raggiunto il corpo celeste. A quel punto, dopo la raccolta di alcuni campioni, aveva iniziato il viaggio di ritorno verso la Terra.

Viaggio di ritorno che si è finalmente concluso lo scorso 4 dicembre con l’atterraggio della navicella e la raccolta dei campioni riportati indietro. Adesso la palla passa ai ricercatori che stanno analizzando i sassi raccolti sl corpo celeste per scoprirne la natura. Tuttavia tra i resti i ricercatori avrebbero trovato qualcosa di singolare.

Asteroide: resti di materiale artificiale nei campioni

 

Tra i campioni raccolti su un corpo celeste nello spazio siderale non ci si aspetterebbe mai di trovare i resti di un materiale palesemente artificiale come il pezzo di metallo simile all’alluminio rinvenuto. Prima che si gridi al miracolo, agli alieni o a chissà quale altra teoria però, i ricercatori sembrano già abbastanza sicuri della sua provenienza.

La motivazione più plausibile è che durante l’atterraggio della navicella si possa essere staccato qualche detrito poi raccolto tra i campioni. Oltre al curioso ritrovamento sembra che il corpo celeste sia fatto di un materiale sabbioso e simile al carbone. Adesso saranno le ricerche di laboratorio a stabilire con maggior precisione di cosa si tratti sia il materiale che compone l’asteroide che il misterioso ritrovamento metallico.

Articolo precedenteVery Mobile proroga le proprie offerte da 4.99 euro al mese
Articolo successivo3G pronto allo switch off: ecco cosa accadrà alla connessione