Codemasters è una delle aziende più importanti nel mondo del gaming. Fondata in Inghilterra, è celebre per aver prodotto videogiochi su misura per il noto Commodore 64 o per la ZX Spectrum. Nel corso degli ultimi 10 anni Codemasters è stata associata alla produzione di videogiochi come Grid e Dirt e la Formula 1. «Riunire Codemasters ed Electronic Arts sotto lo stesso tetto è un’opportunità imperdibile per creare nuovi giochi sorprendenti e innovativi. Il nostro settore sta crescendo, siamo pronti per una nuova era dell’intrattenimento». «Il consiglio di amministrazione di Codemasters crede fermamente che la società trarrà vantaggio dalle conoscenze, dalle risorse e dall’ampia esperienza a livello globale di EA».
Dirigenti e gli azionisti sono entusiasti, i fan non molto. Negli ultimi anni Electronic Arts è stata accusata di aver sfruttato troppo gli acquisti in-app a suo favore, a discapito dell’esperienza di gioco. Noti i casi di Star Wars Battlefront 2 e Fifa. Non è impensabile immaginare uno scenario simile per i prossimi giochi da corsa. Potrebbero esserci auto o livelli bloccati se non spendendo delle cifre anche piccole di denaro. Gli acquisti in-app dovrebbero essere un valore aggiunto senza interferire con l’esperienza di gioco nel complesso.
Con l’acquisto di Codemasters da parte di EA il mondo dei videogiochi è quindi diviso in tre grandi capisaldi del settore: Sony, EA e Microsoft. Con soli tre leader in ballo, la gestione degli acquisti in-app può fare la differenza. Codemasters e EA possono puntare alla vetta grazie a Grid, Project Cars/ Need For Speed, Dirt, Formula 1 e tutto ciò che offrono con questi titoli. Tuttavia, se tirano troppo la corda, questa mossa al momento geniale potrebbe avere l’effetto contrario.