Chissà quante bottiglie di champagne abbiamo stappato durante queste feste, soprattutto a Capodanno. Ogni volta che ci accingiamo ad aprire una bottiglia che sia di champagne o di spumante, ci accorgiamo sicuramente che i loro tappi molto spesso saltano raggiungendo altezze diverse. Ma, a volte, può anche accadere che il tappo non salti proprio. Ma vi siete mai chiesti il perché di questo curioso fenomeno?
Sicuramente molti di noi si saranno posti questa domanda durante le feste e non solo. Ma, almeno, finora, abbiamo di certo postulato tantissime ipotesi sul perché il tappo della nostra bottiglia di champagne a volte compia dei salti notevoli mentre, altre volte, fatica a saltare di qualche centimetro. Oggi, a questa curiosa quanto bizzarra domanda c’è una risposta. Infatti, alcuni ricercatori dell’Università di Reims che si trova proprio nella regione della Champagne, hanno finalmente risolto questo simpatico mistero.
Sembrerebbe che ad influire sull’altezza che il tappo dello champagne raggiungerà una volta aperto sia un fattore fisico
a noi abbastanza noto e sul quale possiamo esercitare un controllo significativo. Ebbene sì, stiamo parlando proprio della temperatura. Infatti, per esaminare ciò che accade quando si stappa una bottiglia di champagne, gli studiosi hanno analizzato tre bottiglie di questa bevanda da 75 cl. Essi hanno analizzato le tre bottiglie tenute a 4, 12 e 18°C e, successivamente, hanno analizzato la velocità del tappo e il vapore d’acqua e l’etanolo prodotto quando questo salta.Dagli esperimenti è emerso che il tappo della bottiglia raggiunge i 40 km/h a 4°C e circa i 55 km/h se la si conserva a temperature di 18°C. Ciò si verifica poiché la CO2 si concentra nel collo della bottiglia, creando maggiore pressione. Soltanto il 5% dell’energia prodotta stappando lo champagne serve per far saltare il tappo, il resto, crea il famoso “botto”.
Trovate maggiori informazioni leggendo l’articolo pubblicato su Scientific Reports.