Fortunatamente per la compagnia automobilistica il tentativo di manomissione è fallito; l’uomo infatti è riuscito a distruggere solo i portoni d’accesso dell’impianto oltre a circa 50 veicoli fermi nel parcheggio adiacente. Pare inoltre che il dipendente licenziato abbia percorso circa 21 chilometri con l’escavatore utilizzato per l’attacco.
A scatenare la rabbia del dipendente, come detto, il licenziamento dallo stesso stabilimento; la cessazione del contratto è stata causata dalla modifica degli orari di lavoro
che ha causato il licenziamento di circa il 15% dei dipendenti. Una volta comunicata la decisione ai dipendenti non si sono fatte attendere le proteste che, il 18 dicembre, sono sfociate in una manifestazione; molti dipendenti sono tuttora convinti che esistano alternative valide e praticabili alla revisione dei turni.Secondo le stime approntate dai media locali il gesto dell’uomo avrebbe causato danni per circa 2 milioni di euro; tuttavia il bilancio sarebbe potuto essere molto più pensate per Mercedes se l’uomo fosse riuscito a portare a termine il proprio piano di distruzione. Adesso spetta alle autorità giudiziarie analizzare i fatti e stabilire con maggior chiarezza la dinamica degli eventi.