In un mondo dove la tecnologia fa sempre più parte della vita è normale che nuove paure affiorino nella mente delle persone. Molti però vivono con la constante preoccupazione di avere il cellulare sotto controllo. Ecco due modi efficaci per capire se il proprio smartphone è davvero sotto controllo e cosa fare per risolvere il problema.
Smartphone intercettato: ecco due modi per scoprirlo e risolvere il problema
Molte persone credono di essere sotto controllo come Jim Carrye, il protagonista del famoso film “The Truman Show”. Pellicole a parte, non è poi così remota la possibilità che il proprio smartphone possa essere intercettato per essere messo sotto controllo.
Ecco due modi che possono aiutare a capire se lo smartphone in possesso è spiato.
- La prima cosa da verificare è se la sim dello smartphone in oggetto sia stata messa sotto controllo. Le forze dell’ordine possono fare richiesta del tabulato telefonico al fornitore dei servizi di telefonia. Se necessario riescono anche a registrare e ascoltare in diretta ogni chiamata. Inoltre le compagnie telefoniche conservano su siti web le informazioni di ogni sim telefonica. Questi possono essere consultati previa registrazione del relativo numero di cellulare. Per scoprire se un utente è sotto controllo potrebbe fare richiesta di accesso all’operatore telefonico e se il numero di cellulare risulta già registrato vuol dire che lo smartphone è sotto osservazione.
- Esistono anche applicazioni che una volta scaricate sono in grado di controllare tutti i dati dello smartphone. Per scoprire se nel sistema operativo ce n’è una, occorre verificare se il livello di batteria cala bruscamente durante la giornata e se il consumo dei Giga per la navigazione ha subito un maggiore consumo rispetto al solito. In caso affermativo l’unica soluzione è riportare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica.
Questi sono solo alcuni modi per capire se uno smartphone è sotto controllo oppure no. Semplici accorgimenti permetteranno di dormire sonno tranquilli anche a chi pensa di vivere nell’idilliaco “isolotto di Seahaven”.