Gli hacker, ahinoi, hanno la capacità di infiltrarsi in qualunque sistema, arrivando addirittura nelle SIM dei clienti HoMobile (MVNO appartenente a Vodafone) e sottraendo loro i dati anagrafici. È passata già una settimana da quando emerse la notizia del furto. Ad oggi le indagini in merito si sono risolte arrivando così ad un chiarimento (seppur parziale, in quanto mancano sia il numero di utenti coinvolti che la modalità con cui gli hacker sono riusciti a entrare nei sistemi dell’operatore).
Vodafone: in arrivo buone notizie
Ho Mobile dichiara che gli hacker hanno attaccato solo “parte” della clientela. Dalle verifiche, “tuttora in corso, emerge che hanno sottratto illegalmente alcuni dati di parte della base clienti con riferimento solo ai dati anagrafici e tecnici della sim”, si legge nella nota. Ciò vuol dire che la causa di ciò sia stato il sim swap, un hackeraggio in forte crescita in Italia. Grazie a questo metodo i truffatori riescono ad ottenere i dati, mezzo perfetto per accedere alla SIM della vittima, entrare in un conto corrente bancario, autorizzare pagamenti via carta di credito o prendere il controllo di un account digitale.
HoMobile tranquillizza i suoi clienti con controlli di sicurezza multipli che verificheranno l’identità degli utenti e l’effettiva proprietà della SIM. Per giunta, l’operatore dichiara che “non sono stati in alcun modo sottratti dati relativi al traffico (sms, telefonate, attività web, etc.), né dati bancari o relativi a qualsiasi sistema di pagamento dei propri clienti”.
Niente paura, perché l’utente coinvolto potrà tranquillamente accedere di persona in uno dei negozi abilitati e ritirare una nuova SIM.