Si dice “il lupo perde il pelo ma non il vizio” ed è proprio così. A dimostrazione del detto scoviamo con un anno di distanza il tentativo di truffa avvenuto a Busto Arsizio. Le “esche” in questo caso sono le automobili delle vittime prescelte dai malfattori con specchietto rotto. L’indagato non è uno ma ben due, ed entrambi provengono da parti d’Italia opposte.
Due tentativi a Busto
I protagonisti della truffa dello specchietto rotto sono un 43enne di Napoli e un 41enne di Cattolica. I malviventi si spostano a bordo di una macchina che ha già uno specchietto rotto. Una volta scovata la preda perfetta, questi le fanno credere di aver urtato la propria auto accusandola di aver danneggiato il loro specchietto. A questo punto, abili nel raggiro, tentano di convincere lo sfortunato a lasciar perdere l’assicurazione con la scusa di evitare aumenti di polizza e a sistemare il danno con i contanti.
A Busto Arsizio fortunatamente le vittime non ci sono cascate ed hanno immediatamente chiamato i carabinieri. I malfattori sfortunati in tal caso ci hanno provato sia a marzo che a settembre. Hanno preso di mira due donne (per lo più donne o anziani) e hanno dato il via al piano: un risarcimento di ben 223 euro per sistemare il finto danno.
Ad oggi l’iter è completo: la procura ha chiuso le indagini ed è pronta a chiedere il rinvio a giudizio a carico della coppia. Nulla esclude che i due nel frattempo abbiano potuto attuare dei nuovi piani truffaldini.