Per il settore dell’intelligenza artificiale (AI) ci sono grandi progressi all’orizzonte: un nuovo chip ottico neuromorfico che si rivela essere uno dei più veloci al mondo.
A realizzare questo nuovo chip neuromorfico è un team di ricercatori dell’Università di Tecnologia di Swinburne. Questi ultimi hanno poi descritto il loro nuovo processore in uno studio pubblicato sulle pagine della rivista Nature. Stiamo parlando di un chip che potrebbe rivelarsi davvero una grande svolta, un passo enorme per il settore dell’intelligenza artificiale. Ciò poiché questo processore può eseguire più di 10 trilioni di operazioni al secondo (TeraOPs/s). L’obiettivo che i ricercatori hanno voluto raggiungere nel costruire questo chip è quello di poter riuscire ad elaborare “ultra-dati su larga scala”.
Si tratta di un enorme balzo in avanti per le reti neurali e l’elaborazione neuromorfica. Il problema principale per il settore delle reti neurali è quello dell’informatica, la forza computazionale di cui gli scienziati hanno bisogno per svolgere un’enormità di azioni al secondo. Ma questo nuovo chip neuromorfico che funziona ad una velocità 1000 volte più grande rispetto a quelli precedenti, facilita notevolmente questa operazione di elaborazione dati.
I ricercatori, nello specifico, hanno raggiunto questo risultato grazie a dei “micro-pettini ottici”. Anche se molto potente questo chip non è il più potente esistente finora. Ciò poiché altri processori elettronici come quelli di Google, possono superare la velocità computazionale di 100 TeraOPs/s ma, generalmente, lo fanno utilizzando migliaia di processori in parallelo. Invece, questo nuovo chip neuromorfico, si basa su un sistema che utilizza un singolo processore che si basa, a sua volta, su una nuova tecnologia di interlacciamento simultaneo di dati. Di sicuro questo è un chip neuromorfico dalle prestazioni davvero incredibili e la cui tecnologia potrebbe essere utilizzata praticamente per ogni forma di comunicazione avendo, pertanto, un impatto enorme.