Il 2020 di Samsung si chiude con un risultato operativo in netto rialzo rispetto a quello del 2019. La ragione di questo è sicuramente da attribuire alla pandemia e nei suoi effetti sul mercato ad ampio raggio.
Se da una parte l’emergenza sanitaria ha frenato le vendite della gamma Galaxy S20 che ha fatto il suo debutto lo scorso febbraio, dall’altra ha però favorito una ben più rilevante espansione del mercato degli smartphone, di cui Samsung ha beneficiato essendo leader nel settore dei semiconduttori. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Le stime preliminari fornite da Samsung in merito al quarto trimestre del 2020 segnano un incremento significativo del 26% dell’utile operativo rispetto a quello del 2019, per un totale di 8.24 miliardi di dollari. Tuttavia, le previsioni degli analisti erano ancora più ottimistiche, e avevano invece previsto un totale di 8.7 miliardi di dollari.
Gli investitori però non si sono comunque fatti scoraggiare, e anzi hanno accordato grande fiducia al titolo, che sul listino di Seul è aumentato del 7,1%. La prospettiva dell’annuncio ormai vicinissimo dei prossimi flagship Galaxy S21, la cui presentazione è prevista per il 14 gennaio 2021, in questo senso, ha probabilmente giocato un ruolo.
Il colosso sud coreano si è lasciato alle spalle un 2020 nel complesso positivo, ma ha sofferto un po’ sul fronte degli smartphone: il lancio degli iPhone 12 a fine anno, e quindi l’ingresso di Apple nel mondo 5G, ha ulteriormente eroso i margini del colosso coreano negli ultimi mesi, assieme alle politiche molto aggressive dei brand cinesi che sono in lotta per occupare il vuoto crescente che Huawei, in seguito alle restrizioni imposte dal ban USA, ha aperto sul mercato occidentale.