Signal è un’app di messaggistica che si impegna a non condividere dati e consente agli utenti di mantenere nascosti i propri messaggi. È diventato ancor più popolare in seguito ad un aggiornamento ai termini di WhatsApp che consente all’app di condividere i dati con la società madre Facebook. Gli utenti devono accettare le nuove regole per continuare ad usufruire della piattaforma.
I problemi sono iniziati quando alcuni utenti, tra cui Elon Musk, hanno suggerito di passare a Signal. In un post che è stato condiviso svariate volte, Musk ha dichiarato: “Usate Signal”. Tuttavia, mentre gli utenti cercavano di cambiare app, Signal ha avuto problemi a tenere il passo con l’afflusso di nuovi utenti. Soprattutto a causa delle difficoltà riscontrate per inviare i codici di verifica richiesti per registrarsi. Signal collega gli account con i numeri di telefono e invia agli utenti un messaggio di testo per verificarne l’identità.
“I codici di verifica sono attualmente in ritardo tra diversi provider perché così tante nuove persone stanno cercando di unirsi a Signal in questo momento”, ha dichiarato Signal sul suo account Twitter ufficiale. “Stiamo lavorando con gli operatori per risolvere il problema il più rapidamente possibile. Tenete duro”.
Musk non ha menzionato i nuovi termini di WhatsApp né ha fornito ulteriori informazioni sul motivo per cui vorrebbe che tutti utilizzassero Signal. La parte controversa dei nuovi termini di WhatsApp è la rimozione di un opt-out per la condivisione dei dati su Facebook e un nuovo passaggio che spiega la condivisione dei dati. “Come parte della famiglia di aziende Facebook, WhatsApp riceve informazioni e le condivide con questa famiglia di aziende”.
“Possiamo utilizzare le informazioni che riceviamo da loro. E possono utilizzare le informazioni che condividiamo con loro. Per aiutare a gestire, fornire, migliorare, comprendere, personalizzare, supportare e commercializzare i nostri Servizi e le loro offerte. Non ci sono modifiche alle pratiche di condivisione dei dati di WhatsApp in Europa derivanti da questo aggiornamento”, ha scritto in una serie di tweet Niamh Sweeney, direttore delle politiche di WhatsApp in Europa, Medio Oriente e Africa.