Gli appuntamenti di Sky ritornano nella loro definizione standard in questo secondo fine settimana del nuovo anno. Con il ritorno della Serie A, dei principali campionati nazionali esteri e di altre esclusive come l’NBA, gli abbonati della tv satellitare avranno soltanto l’imbarazzo della scelta. Purtroppo, però, se la maggior parte degli appassionati deciderà di seguire i suoi eventi preferiti attraverso Sky, una minoranza (non poco numerosa) si affida alla tecnologia IPTV.
In Italia la realtà IPTV è ancora molto solida. Se oramai lo strumento dei “pezzotti” è divenuto in alcuni casi obsoleto, la funzione dei canali VPN sta attraendo tante persone per la sua semplicità. Attraverso chat di Telegram, ma anche di WhatsApp, circolano link e siti che consentono di guardare Sky
così come altre pay tv a costi praticamente azzerati.I costi da ribasso sono alla base del successo IPTV. Tuttavia, questo fattore non è l’unico da considerare. Chi sceglie lo streaming illegale infatti si espone ad una serie di rischi. Il primo è quello delle truffe. Nella maggior parte delle occasioni, l’IPTV è promosso da hacker e cybercriminali: non è raro pagare un malintenzionato per ricevere un pacchetto IPTV e ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, dopo aver elargito anche importanti somme di denaro.
Qualora si dovesse accedere alla tecnologia IPTV devono essere poi considerate anche le sanzioni. I rischi per chi sceglie lo streaming illegale, in tal caso, vanno da una sanzione di 30mila euro sino alla reclusione da sei mesi a tre anni.