Le spedizioni nello spazio prevedono il lancio in orbita di satelliti o robot che hanno il compito di raccogliere le informazioni circa il sito di destinazione. Si tratta di androidi costruiti utilizzando componenti elettroniche di altissimo livello racchiusi in una struttura metallica altrettanto sofisticata. Adesso, però, sembra che ci sia qualcosa di nettamente innovativo all’orizzonte: i robot di ghiaccio che potrebbero essere spediti su pianeti o lune del nostro Sistema solare.
A mettere a punto questi robot di ghiaccio sono stati degli scienziati dell’Università della Pennsylvania che hanno progettato il concept di questo nuovo androide. Il progetto è stato reso pubblico alla Conferenza Internazionale IEEE/RSJ sui robot e sistemi intelligenti. Il robot dovrebbe sfruttare le risorse locali, soprattutto il ghiaccio presente su molti corpi del nostro sistema. I ricercatori sono fiduciosi che sia possibile creare un robot di ghiaccio che possa anche auto-configurarsi, auto-replicarsi e, addirittura auto-ripararsi. Inoltre il ghiaccio verrebbe utilizzato solo per i componenti strutturali mentre all’interno ci sarebbero “solo” attuatori, batterie e chip di vario genere.
Il nome del robot di ghiaccio è IceBot e è stato costruito interamente a mano. Ma oltre che essere utilizzato per le missioni spaziali, una macchina come questa potrebbe essere utilizzata anche nelle lande ghiacciate o nelle calotte glaciali del Polo Nord o del Polo Sud, sia per missioni scientifiche che esplorative. In ogni caso, il robot opererebbe in un ambiente con un certo livello di temperatura tale da mantenere il ghiaccio sempre bello solido. Una temperatura che non dovrebbe permettere al calore generato dai componenti elettronici esterni di far sciogliere la struttura. Ad oggi, però, non si sa ancora se questo androide verrà costruito direttamente in loco oppure sulla Terra per poi essere spedito tramite una navicella. Non ci resta che aspettare per vedere quali saranno gli sviluppi.