Pochi giorni fa la compagnia aerea Boeing è finita nuovamente sotto i riflettori del mondo in seguito ad un ennesimo incidente aereo. Nei cieli dell’Indonesia, di fatto, un Boeing 737-500 con 62 persone a bordo è precipitato in mare poco dopo il decollo dalla capitale Giacarta. L’aereo, diretto all’isola di Borneo, avrebbe dovuto completare una piccola tratta di un’ora e mezza ma, esattamente 4 minuti dopo la partenza, si sono persi i contatti con quest’ultimo.
A quanto pare, secondo le analisi approfondite effettuate dal sito “Flight Radar 24”, il velivolo sembrerebbe aver perso circa 10.000 miglia di altezza in poco più di 40 secondi. Nelle ultime ore, purtroppo, i media locali riferiscono che non ci sono superstiti tra i 56 passeggeri, di cui 7 bambini e 3 neonati, ed i 6 membri dell’equipaggio.
Lo schianto, dunque, è avvenuto nel mare di Giava subito dopo un brusco cambio di direzione che, secondo quanto riferito, ha spinto la torre di controllo a chiedere ai piloti cosa stesse accadendo.
Non è ancora chiaro se a bordo del velivolo ci fossero dei cittadini stranieri. Ciononostante, però, alcune testimonianze sono arrivate direttamente dai pescatori del posto, i quali hanno affermato di aver assistito ad un’esplosione e di aver trovato, poco dopo, i resti dell’incidente in mare.
Tutt’oggi, dunque, le dinamiche dell’incidente non sono ancora chiare. Il velivolo, di fatto, non va confuso con il Boeing 737 Max 8 il quale, negli ultimi due anni, è stato coinvolto nei disastri dei voli Lion Air 610 e dell’Ethiopian Airlines 302, causati da un malfunzionamento del sistema di antistallo.