News

Fine del mondo: Nostradamus spaventa tutti con delle notizie agghiaccianti

Ammetiamolo, ognuno di noi ha un sogno nel cassetto che spera di poter realizzare al più presto, e a tale proposito si impegna per raggiungerlo. Purtroppo però, alcuni eventi gravi come il Coronavirus ci fanno perdere la speranza e la voglia di continuare a sognare. Non solo, perché a mettersi contro le nostre aspettative troviamo anche le parole dell’astrologo francese Nostradamus, raccolte nel nel suo libro “Profezie” del 1555. Queste, tra accenni alla fine del mondo, asteroidi in arrivo e terremoti, non lasciano ben sperare.

 

Fine del mondo: crollerà ogni speranza dopo queste parole riferite al 2021

I riferimenti di Nostradamus sulla fine del mondo sono davvero inquietanti. Egli disse: “Dopo una grande angoscia per l’umanità, se ne prepara una ancora più grande”. Secondo i suoi sostenitori il problema non sarà solo la crisi economica generata dal Covid difficile da superare, ma una ben più grave e prossima all’arrivo.

Tra le minacce citate dall’astrologo vediamo in primis l’approdo di un disastroso terremoto

che colpirà la faglia di San Andreas, il 25 novembre 2021. Più attuale è invece il rischio di una cambiamento climatico, o addirittura di una tempesta solare su tutta la Terra.

Nostradamus doveva voler bene veramente alla nostra generazione, e per questo scelse per noi un futuro “brillante” a cui non mancasse l’approdo di un meteorite. Egli lo dichiarò sottoforma di domanda (per celare le sue previsioni): “Riesci a vedere il fuoco dal cielo, una lunga scintilla che brucia? Nel cielo puoi vedere il fuoco e una lunga scia di scintille. Grazie al cielo e alla NASA, non ci saranno corpi celesti in caduta libera sul nostro Pianeta per almeno 100 anni. Pertanto non sarà questa la causa della fine del mondo.

Vi lasciamo delle ulteriori cattive notizie sulla presunta fine del mondo (riconducibili ovviamente alle sue parole) riguardanti una sorta di chip impiantato nella mente dei soldati e una possibile guerra o un periodo di precarietà ideologica riconducibile all’Islamismo.

Condividi
Pubblicato da
Melany Alteri