La pirateria è stata in grado di sottomettere un mondo ricchissimo come quello appartenente alle pay TV. Qui i licenziatari hanno subito molto l’onda d’urto proveniente da questa pratica illegale, la quale trova la sua massima espressione nell’IPTV. Gli utenti abbonati in Italia sono davvero tantissimi, basti pensare che infatti solo ultimamente 50.000 persone sono state beccate all’interno di un unico network chiamato Webnet.
Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.
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L’utilizzo di soluzioni del genere non fa altro che comportare la possibilità di veder sorgere alcune problematiche con la legge. Certo, molti utenti sottoscrivono abbonamenti pirata per risparmiare ed avere tutto il panorama della pay TV dalla loro parte. Questa però non è una giustificazione, soprattutto se poi il reato risulterà penale. Le multe vanno da 2000 a 25.000 €.
Dietro Webnet si nascondeva “un’articolata organizzazione, operante in diverse regioni del territorio nazionale, dedita alla vendita e distribuzione di dispositivi di decodificazione idonei a permettere l’accesso al servizio criptato IPTV per fruire di contenuti televisivi, senza il pagamento del canone dovuto”.
Sul sito Webnet veniva specificato inoltre che “I campi possono essere riempiti in modo anonimo, solamente l’indirizzo email deve essere reale, in modo da convalidare la registrazione”.