Nei giorni scorsi alcune aziende come Amazon, Google e Apple hanno deciso di rimuovere dai propri server il social in cui sono presenti numerosi sostenitori conservatori di Donald Trump, ovvero Parler. Poco dopo questa decisione, però, sembra che il social in questione sia sparito dalla rete e che sia andato offline.
Offline il social Parler in seguito alle decisioni prese da Google, Apple e Amazon
In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una situazione piuttosto delicata e grave negli USA. In seguito alle vicende avvenute a Capitol Hill, Twitter ha deciso di bloccare tutti gli account personali dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America. Per questo motivo, numerosi sostenitori di Donald Trump hanno utilizzato la piattaforma Parler per esprimere le proprie opinioni.
Tuttavia, proprio per questi motivi molte aziende hanno deciso di rimuovere questo social network dai propri server. Il colosso dell’e-commerce Amazon e Google avevano infatti individuato sulla piattaforma in questione ben 98 post di incoraggiamento e incitamento alla violenza. Dopo la rimozione, Parler è poi andato offline, il che significa che i proprietari del social non sono riusciti a trovare nuovi server su cui poggiarsi.
Questa decisione ha suscitato però delle lamentele, soprattutto da parte di John Matze, ovvero l’amministratore della piattaforma. Quest’ultimo ha così commentato la vicenda: “è stato un attacco coordinato da parte dei giganti della tecnologia per annientare la concorrenza sul mercato. Abbiamo avuto troppo successo troppo velocemente. Stiamo cercando di tornare online il più rapidamente possibile, ma abbiamo molti problemi: ogni fornitore con cui parliamo dice che non lavorerà con noi perché, se Apple e Google non approvano, non lo faranno neanche loro”.