#FreeFortnite è stato l’hashtag lanciato dalla Epic Games lo scorso 13 agosto, dopo che sia Apple che Google hanno deciso di rimuovere Fortnite dai propri Store. Tutto avrebbe avuto inizio da un aggiornamento del popolare Battle Royal, che avrebbe permesso agli utenti di effettuare acquisti in-app pagando direttamente la casa di sviluppo, bypassando i sistemi di pagamento di Apple e Google. In questo modo, i due colossi avrebbero perso la percentuale del 30% che riscuotono su ogni mini-transazione effettuata in-game.
Epic Games ha dunque deciso di fare causa sia a Google che ad Apple, accusando entrambe le aziende di violare le norme antitrust e sostenendo che le restrizioni sui pagamenti costituissero un monopolio. Di recente, la casa di sviluppo ha persino presentato una ulteriore denuncia al tribunale antitrust del Regno Unito,
affermando che la decisione di Apple di rimuovere il gioco dall’App Store fosse illegale. La denuncia, insieme a una simile contro Google di Alphabet Inc., è stata resa pubblica giovedì dal Competition Appeal Tribunal.Apple ha abusato della sua “posizione dominante”, avrebbe sostenuto Epic. “Questo è un tema importante da sostenere per conto di consumatori e sviluppatori nel Regno Unito e in tutto il mondo che sono influenzati dall’abuso del potere di mercato da parte di Apple e Google. Epic non chiede danni ad Apple o Google nel Regno Unito, in Australia o negli Stati Uniti, sta semplicemente cercando un accesso e una concorrenza equi a vantaggio di tutti i consumatori“. Questo è l’ultimo passo dell’azienda per convincere Apple a ripristinare il Fortnite nell’App Store britannico.