Il progresso, almeno per quanto riguarda gli astri e il loro studio, è certo. Così vi comunichiamo l’approdo della nuova mappa in 3D della Via Lattea. Il merito è della missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea (Esa), la quale è stata in grado di realizzare il prodotto in soli 34 mesi di osservazione satellitare. Il risultato? Uno “schema” tridimensionale dotato di quasi 2 miliardi di stelle e dettagli senza eguali.
Via Lattea: Early Data Release 3
Per l’esattezza, l’Early Data Release 3 (Edr3) comprende 1 miliardo 811 milioni 709 mila 771 stelle. E oltre alla loro posizione ne include anche la distanza, la luminosità, il colore e il movimento con un dettaglio super innovativo. La mappa presenta delle misure sulle distanze più precise del 30% e quelle dei moti delle stelle del 50%.
“Tra i primi risultati scientifici, ottenuti durante la validazione del catalogo, spicca l’identikit completo di oltre 330mila stelle nei dintorni del Sole, ossia entro una distanza di 100 parsec (equivalente a quasi 330 anni-luce, circa 20 milioni di volte la distanza tra la Terra e il Sole), che ricostruisce la loro distribuzione 3D e i loro moti, classifica le loro proprietà e individua tra esse i sistemi di stelle doppie”, ha spiegato Mario Lattanzi, responsabile per conto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) dell’importante partecipazione dell’Italia alla missione Gaia. “Prima di Gaia, si conosceva con precisione la distanza solo del 10% di stelle entro questo volume”.
Ma non finisce qui, perché oltre alla Via Lattea, la mappa ha captato persino la rotazione delle stelle nella galassia satellite chiamata Grande Nube di Magellano e il ponte di stelle tra questa e la vicina Piccola Nube di Magellano.