Come abbiamo abbiamo visto anche in alcuni recenti articoli, il concetto di istituto bancario o banche è comunque relativamente recente, essendo che, nell’antichità, il tutto risaliva agli Assiri e i Babilonesi, i quali davano già allora in custodia i propri averi ai membri dei palazzi reali o a funzionari religiosi. Ma è precisamente nel Medioevo che nacquero i primi banchieri, i quali solitamente erano orefici che custodivano il denaro che gli veniva dato in apposite casseforti che solo loro potevano aprire. I suddetti, inoltre, consentivano anche ad altre persone di custodire il denaro, con il relativo rilascio di ricevute di deposito riconosciute come la prima forma di moneta cartacea. Andiamo a scoprire di seguito maggiori dettagli.
Ogni paese possedeva internamente un proprio sistema monetario,
il quale era prontamente controllato da una Banca Centrale. Tra queste, la prima in assoluto ad aprire i battenti fu la Banca d’Inghilterra nel 1694, ed è stata la prima autorizzata ad emettere denaro e ad essere capostipite di tutte le altre dell’ottocento. Tra queste, infatti, c’è la Banca di Francia, la quale è stata aperta precisamente nel 1800.Tuttavia, il primo istituto di credito inteso in senso moderno nacque in Italia, precisamente a Genova nel 1406. La suddetta prendeva il nome di Banco di San Giorgio, e fu il primo organismo che inizio ad occuparsi della gestione del debito pubblico. In quanto tale, la Banca di San Giorgio era riconosciuta come un’istituzione pubblica, di cui i cittadini si fidavano molto, addirittura più dello stesso Governo.