Acquistare una GPU NVIDIA di nuova generazione è una impresa impossibile. Uno dei motivi principali è legato direttamente alle criptovalute come Bitcoin, Ethereum e simili. Infatti i miner sfruttano la potenza di calcolo delle GPU per estrare effettuare tutte le operazioni necessarie per estrarre queste monete virtuali.
Ne consegue che le GPU vengono utilizzare in serie per eseguire calcoli e arricchirre i miner piuttosto che per lo scopo per cui vengono create ossia giocare. NVIDIA sembra essere a conoscenza del problema, tanto che sta valutando la creazione di una nuova serie di dispositivi.
Le nuove GPU saranno dedicare esclusivamente al mining e dovrebbero essere basate sull’architettura Ampre. Tuttavia ci saranno grandi cambiamenti rispetto alle GPU dedicare al mondo del gaming. Infatti le schede video da mining non offriranno un output video in quando si tratta di una feature non sfruttata da chi estrae le criptovalute.
Al momento il progetto di NVIDIA è in fase di valutazione. L’azienda deve capire se questa scelta possa avere il giusto mercato di riferimento. Inoltre è fondamentale valutare se la domanda sia tale da giustificare l’apertura di una nuova linea produttiva.
Nel caso in cui il produttore riesca a trovare lo spazio in cui operare, allora arriveranno presto le cosiddette CMP, le GPU specifiche per il mining. La conferma arriva direttamente da Colette Kress, Chief Financial Officer di Nvidia.
In questo modo NVIDIA riuscirebbe a risolvere due problemi contemporaneamente. Fornito ai miner un prodotto pensato per le loro esigenze, le GPU per il gaming dovrebbero tornare disponibili per i giocatori. Tra queste ci saranno certamente le GeForce RTX serie 30 che risultano introvabili da mesi.